Joaquín Paredes

Wet plate and albumen print

Il workshop avrà la durata di tre giorni e sarà diviso in due laboratori.
I laboratorio:
la stampa all’albumina è stata inventata nel 1850 da Louis Désiré Blanquart-Evrard rappresentando il processo fotografico più diffuso nel XIX secolo. Si tratta di un processo che produce stampe aventi una particolare lucentezza satinata.
Nel workshop impareremo tutto ciò che serve per realizzare negativi al collodio umido e proprie stampe all’albumina.

Il primo giorno sarà dedicato all’ottenimento dei negativi con i quali si lavorerà per ottenere le stampe e più nello specifico:
Pulizia e preparazione del vetro
Formule al collodio per i negativi
Formule di sviluppo
Processo di intensificazione
Ritocco dei negativi (breve introduzione)

Il secondo giorno prepareremo le carte all’albumina e nello specifico:

Preparazione dell’albumina
Preparazione delle carte con due strati di albumina
Sensibilizzazione

Il terzo giorno sarà dedicato all’esposizione, al trattamento e al montaggio dell’albumina, e nello specifico:

Esposizione, controllo del contrasto
Lavaggio, tonalità e fissaggio delle stampe
Montaggio
Brunitura delle stampe

II laboratorio:

La dagherrotipia si classifica come il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini. 
Prende il nome da Louis Daguerre, ispirato da un’idea di Joseph Niépce, fu presentato presso l’Académie des Sciences e l’Académie des Beaux Arts dallo scienziato François Arago nel 1839. 
Nel workshop impareremo tutto ciò che serve per realizzare un dagherrotipo.
Dopo una sessione teorica, si prepareranno le placche d’argento, dopodichè si sensibilizzeranno e si svilupperanno secondo il metodo Bequerel. 
Non è indispensabile ma per ottenere il massimo dal workshop si consiglia di avere una certa esperienza con il collodio umido.
Verrà inoltre fornita una documentazione sul periodo storico e una guida con le formule e i concetti più importanti del workshop.

DATA 
Dal 23 al 29 gennaio 
DALLE 10:00 alle 13:00 E dalle 14.00 ALLE 18.00

COSTI
1° laboratorio 900 €
2° laboratorio 850 € 

COMBO 1400 €

INFO

Min 6 max 10 partecipanti.
L’indirizzo della struttura che ospiterà il workshop sarà trasmesso via e-mail subito dopo aver effettuato l’iscrizione e il pagamento.

Joaquín Paredes è un fotografo specializzato in processi fotografici storici. Formatosi come architetto, la fotografia si rivela ben presto la sua vera vocazione e decide di dedicarsi completamente ad essa.

Nei primi anni di lavoro ha rinunciato all’uso della tecnologia digitale per sperimentare i processi fotografici del XIX secolo e rivendicare un posto per loro all’interno della fotografia contemporanea. Questa esigenza creativa lo ha portato a costruire le sue fotocamere di grande formato.

Attualmente affianca i suoi progetti personali all’insegnamento attraverso workshop e conferenze per l’IPCE (Instituto del Patrimonio Cultural España), il CDIS (Centro de Documentación de la Imagen de Santander), l’Accademia di Spagna a Roma, l’ICCD (Istituto Centrale Catalogo e Documentazione) (Italia), il Museo San Telmo (San Sebastián), La Babuch (Francia).

Ha partecipato agli Encontros de Artistas Novos 2018, a OpenPhoto (Siviglia). È stato co-direttore della residenza Revela-T per la creazione e la sperimentazione artistica. Ha esposto il suo lavoro alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, a Segovia Foto, nella seconda edizione di PHES nel Festival Internazionale di Fotografia Revela-T (Barcellona), a Cáceres de Foto, a Photo Patagonia (Argentina) e a Timisoara (Romania).

Ha collaborato con Lois per il suo progetto Lois&Arts. Le sue fotografie sono state pubblicate a livello internazionale, in riviste specializzate come L’Oeil de la Photographie (Francia), Clavoardiendo Magazine (Spagna), Adore Noir (Canada) e Lomography Magazine International.

Finalista in concorsi come l’Hariban Award (Giappone) o l’Emerging Talent Awards di Lens Culture. E giurato per concorsi come Europe Direct.

http://www.joaquinparedes.com/